Repubblica di Užupis – Vilnius

Repubblica di Užupis – Vilnius

Užupis (che in lituano significa dall’altro lato del fiume) è il nome che di fatto descrive il quartiere separato dal resto della città vecchia dal fiume Vilnia e collegato da 7 ponti. 

Storicamente si tratta di una zona ad alta densità di ebrei che, dopo la Seconda Guerra Mondiale, si ritrovò quasi completamente disabitato. Le conseguenze immediate furono il degrado del quartiere e numerosi edifici disabitati. Le case vuote vennero presto occupate dagli scarti della società secondo il regime socialista: senzatetto, prostitute e criminali.

Quando nel 1990 la Lituania dichiarò la propria indipendenza l’area era tra le più degradate della nuova Nazione.

La svolta arrivò verso il 1995 quando, i prezzi bassi e l’atmosfera del quartiere tra il bohemien e fatiscente spinsero artisti ed intellettuali nell’acquisto di immobili. Questo fu l’inizio di un processo di riqualificazione che portò alla fioritura di laboratori artistici, gallerie d’arte, bar e caffè.

Il culmine del processo di rinnovamento si ebbe con la creazione della Repubblica di Užupis il 1°Aprile 1997 grazie al poeta, musicista e regista di cinema Romas Lileikis che, insieme a dei residenti della zona dichiarò al Mondo la fondazione della Repubblica.

Užupis è una Repubblica a tutti gli effetti: ha un inno, una bandiera (che cambia colore a seconda delle stagioni), una moneta, un esercito, un Presidente ed un Parlamento con sede presso il bar Užupio Kavinė. L’Angelo di Užupis è considerato il protettore della Repubblica. 

Ad oggi la Repubblica conta 7000 abitanti e di questi circa 1000 sono artisti. Tra loro si trovano pittori, fotografi, scultori e scrittori.

Non è molto chiaro quanto ci sia di serio e quanto di scherzoso, provocatorio e satirico nell’Indipendenza di Užupis. La sua Costituzione infatti è un insieme divertente di articoli che si contraddicono e stimolano la risata. Gli articoli della Costituzione di Užupis sono tradotti nelle principali lingue europee, in russo e in tibetano. 

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